Ne è prova lampante il bel CD “Nino Rota” che la Decca ha pubblicato lo scorso febbraio e in cui sono contenute pagine illuminanti del Rota cameristico, affidate ad un ensemble di assoluto livello, formato da Alessio Bidoli, violinista milanese, dal flautista Massimo Mercelli, da Nicoletta Sanzin all’arpa e da quel ragazzaccio di Bruno Canino che sovrintende al pianoforte.
Tragédie lyrique in un atto su testo di Jean Cocteau, La voix humaine (1958) è il terzo lavoro di teatro musicale di Francis Poulenc (Parigi, 1899-1963), e, dei tre, è il più drammatico e disperato.
Dimenticate tutte le Winterreise che avete ascoltato finora, anche se bellissime; qui si entra in un altro mondo; un mondo aspro, impietoso, disperatamente reale nella sua spietatezza.