Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Salisburgo: Tito soccombe al perdono

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Nell’allestimento che apre il Festival di Pentecoste, il cui titolo è quest’anno “Tutto Mozart”, Robert Carsen si conferma in tutta la sua genialità, assestando al pubblico un salutare cazzotto nello stomaco, svegliandolo e costringendolo a pensare.

Protagonista Cristina Zavalloni, una delle voci più duttili della nostra scena musicale, affiancata da Andrea Rebaudengo al pianoforte in un viaggio ideale nella Francia del secolo passato.

Attraverso la favola di Gozzi e la storia di Puccini, l’artista cinese ha voluto rappresentare le lotte politiche e culturali di oggi. Il risultato è  un evento memorabile, per il profluvio di immagini, per la ricchezza dei video,  per la forza straordinaria dell’animazione a flusso continuo, e dell’installazione funzionale all’opera lirica, e addirittura sovraordinata alla musica e al canto,

Alla fine è stato un successo, confermato da ben sei fuori programma. Un epilogo che musicalmente era annunciato, ma che di questi tempi rischiava di essere incrinato da considerazioni politiche.