Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Salisburgo: Tito soccombe al perdono

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Nell’allestimento che apre il Festival di Pentecoste, il cui titolo è quest’anno “Tutto Mozart”, Robert Carsen si conferma in tutta la sua genialità, assestando al pubblico un salutare cazzotto nello stomaco, svegliandolo e costringendolo a pensare.

Quando si sbuca in alto sulle gradinate, il colpo d’occhio è di quelli che restano nella memoria. Al centro il palco per l’orchestra – collegato ai due ingressi principali dell’anfiteatro con passerelle di egual colore – è di un bel rosso vivo, lo stesso degli scranni ad altezze diverse allineati lungo l’ellisse, destinati agli artisti del coro.

Un taxi giallo, contrapposto al suv malavitoso del Commendatore, fa da Leitmotiv diventando di volta in volta alcova, nascondiglio, via di fuga.

Emily_De_Salve

Il progetto, nato da un’idea di Antonio Smaldone, si è tradotto in un lavoro di squadra che, come sovente capita, è stato capace di astrarre nuovi significati dal pensiero originale.