Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Salisburgo: Tito soccombe al perdono

,
Nell’allestimento che apre il Festival di Pentecoste, il cui titolo è quest’anno “Tutto Mozart”, Robert Carsen si conferma in tutta la sua genialità, assestando al pubblico un salutare cazzotto nello stomaco, svegliandolo e costringendolo a pensare.

Nell’ambito dei suoi concerti estivi, dieci in tutto fra giugno e agosto, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ha ripreso l’attività musicale con le proprie compagini artistiche impegnate, in varie configurazioni, in appuntamenti musicali la cui fruizione è garantita anche attraverso la diffusione sui vari canali digitali.

Ravenna Festival

Giovane tra i giovani (i ragazzi della Cherubini, età massima trent’anni, e lo stesso Beethoven, trentenne all’epoca della composizione di questo concerto), ha dialogato brillantemente con l’Orchestra in felice accordo con Gergiev – 67 anni, l’unico a uscire da questo quadro di gioventù – coniugando slancio e dominio della tastiera.

La scena s’apre sotto una luce verde, di un verde metallico, ospedaliero. I cantanti s’aggirano sul palcoscenico muniti di guanti colorati, cuffiette, mascherine, tute da infermieri e persino maschere da snorkeling riadattate per ventilare i malati di Covid-19.