A voler dare un titolo al dittico che Oper.a.20.21 – Fondazione Haydn di Bolzano e Trento – ha scelto per inaugurare la stagione 2020 si potrebbe tranquillamente optare per qualcosa del tipo “Quando il contemporaneo diventa antiquariato”.
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Troppo tedesca per essere un’opera italiana, si è sempre detto a proposito de La Wally di Alfredo Catalani, l’ultimo lavoro del compositore lucchese che ha chiuso con successo, allo Stadttheater di Bolzano, la quarta edizione di Opera 20.21 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento.
L’idea di un’opera western creata assemblando momenti di melodrammi differenti, come fossero i pezzi eterogenei di stoffa che cuciti insieme formano un quilt, ci pare decisamente azzeccata e Amalia! funziona benissimo.
In un mondo in cui l’apparenza e la dipendenza dall’effimero caratterizza e scandisce il tempo degli uomini Dioniso si pone, nella sua divinità incompiuta, come elemento caratterizzante e di rottura; il semidio è necessario in quanto ente distruttore e al contempo come fonte di rinnovamento.
Dopo l’esordio a Bolzano con l’originale dittico La Voix Humaine/Cavalleria rusticana, la quarta edizione di OPER.A 20.21, stagione regionale organizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la direzione artistica di Matthias Lošek, fa tappa a Trento per presentare in prima assoluta Dionysos Rising di Roberto David Rusconi.
Ha per titolo Forces of Nature, la quarta edizione di OPER.A 20.21, la stagione regionale di opera contemporanea della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, con la direzione artistica di Matthias Lošek. Come nelle precedenti edizioni, anche OPER.A 20.21 2018/19 scandaglia diverse modalità di fare teatro musicale nel solco della contemporaneità, ponendo particolare attenzione a nuovi modi di intenderlo, […]
Un Leitmotiv che emerge con grande chiarezza lega i due lavori che si sono aggiudicati la virttoria dell’edizione 2018 di Oper.a.20.21 Fringe, promossa dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento: la distruzione dell’ambiente inteso non solo come violenza alla Natura, ma anche e soprattutto della Terra intesa come complesso di legami umani e di storie di vita.
La sparizione di Ettore Majorana e la ridda di congetture che ad essa fece e tuttora fa seguito è argomento affascinante anche e soprattutto perché in qualche modo ricalca quella che fu la sua principale scoperta, ovvero quella “equazione a infinite componenti” nella quale si dimostra come la medesima particella possa muoversi contemporaneamente in spazi diversi e avanti e indietro nel tempo, avendo allo stesso momento due o più stati.
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento presenta la terza edizione di OPER.A 20.21, progetto con la direzione artistica di Matthias Lošek: da dicembre 2017 ad aprile 2018 si raccontano storie originali e intriganti in cui reale e irreale si fondono e confondono. In programma a Bolzano e Trento cinque titoli dove la tradizione incontra la contemporaneità.
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento presenta la terza edizione di OPER.A 20.21, progetto con la direzione artistica di Matthias Lošek: da dicembre 2017 ad aprile 2018 si raccontano storie originali e intriganti in cui reale e irreale si fondono e confondono.
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