Venezia: Fabio Biondi ed Europa Galante per Vivaldi e l’estro delle Quattro stagioni

Il nome di Antonio Vivaldi, compositore straordinariamente prolifico della Serenissima, come veniva chiamata la Repubblica di Venezia, è stato nel Settecento uno dei compositori più popolari ed amati in tutta Europa, una vera celebrità, chiamato “il prete rosso” per via dei suoi capelli rossi e per un sacerdozio che in realtà non praticò mai, è indissolubilmente associato alle “Quattro stagioni” come il suo capolavoro da tutti conosciuto, amato ed abusato nelle pubblicità commerciali e persino nelle segreterie telefoniche.

Il Vivaldi Festival, nato con l’intento di valorizzare l’immenso patrimonio musicale di Antonio Vivaldi a Venezia, sua città natale, non poteva certo non offrire l’esecuzione del suo capolavoro per eccellenza, e per farlo lo ha affidato ad uno dei violinisti più famosi del mondo, Fabio Biondi, che alla guida della sua Europa Galante, formazione di riconosciuto valore internazionale formata da musicisti specializzati proprio nell’esecuzione della musica barocca.

Fabio Biondi, nato a Palermo, inizia la sua carriera internazionale molto giovane, fondando l’Europa Galante nel 1989, divenuto in pochi anni l’ensemble italiano specializzato in musica antica più famoso e più premiato in campo internazionale, svolgendo un’intensa attività concertistica estesa in tutto il mondo e ad un incredibile successo discografico, svolgendo un’attività concertistica estesa in tutto il mondo e ad un incredibile successo discografico grazie alla conquista dei più importanti premi discografici internazionali.

Il programma del Concerto evento propone dunque Le quattro stagioni, tratte da Il cimento dell’armonia e de l’inventione, precedute da un omaggio al Vivaldi operista con l’esecuzione della Sinfonia dell’opera Griselda e della Sinfonia “il coro delle muse”.

Fondato da Enrico Castiglione, il Vivaldi Festival nasce con la volontà di creare a Venezia un appuntamento annuale che offra la riscoperta di Antonio Vivaldi, figura centrale della storia della musica, non solo del suo ricchissimo catalogo strumentale, ma anche e forse soprattutto dalla sua musica operistica ancora quasi del tutto sconosciuta.

Il festival si concluderà alla Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari con l’esecuzione dell’Estro Armonico e la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli a cui sarà assegnato il primo Premio Vivaldi d’Oro.

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