Approfondimenti

Pietragalla (PZ): due prime beethoveniane in un piccolo borgo della Basilicata

In un borgo di appena quattromila abitanti, uno dei più grandi violinisti di sempre e un brillante pianista italiano incontrano un ensemble lucano per eseguire brani di Ludwig van Beethoven, che fino a oggi - e stupisce anche solo pensarlo - non sono mai stati eseguiti.

È stato chiuso. E ora riapre. Spazio dunque al Festival Fantasio, a una stagione di prosa dedicata alla commedia all’italiana, unica in Trentino, organizzata in collaborazione con La Bilancia; sei residenze per compagnie trentine e nazionali alle quali aprire le porte; una stagione lirica in collaborazione con Aurona che da anni cerca casa. Spazio anche alle famiglie con il teatro per ragazzi e al teatro amatoriale gestito dal Gruppo Teatrale Gianni Corradini.

C’è una nuova sezione, nel sito internet dell’Arena di Verona. Si chiama “Highlights”, che nella parlata nostrana si potrebbe tradurre “In evidenza”, ma così non sarebbe di tendenza (e scusate la rima). Vi sono per ora raccolti tre immagini e tre video, questi ultimi già tutti regolarmente su YouTube.

Ci sono personaggi che il mondo dell’opera ha quasi dimenticato. Lina Bruna Rasa, il soprano di Padova, che Arturo Toscanini apprezzò e fece debuttare alla Scala e Pietro Mascagni sostenne, volle come prima interprete del suo Nerone e considerò la più grande Santuzza da lui mai ascoltata, è uno di questi. Una vita straordinaria e triste, la sua, consumata fra le ribalte dei teatri più importanti che la applaudirono nei giorni del successo per poi escluderla dallo star system e relegarla, quando il male prese il sopravvento, a un’attività intermittente e poi all’oblio.