Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Lucca: la “necessità” della Nona di Beethoven

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La Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 compie duecento anni e – senza voler scivolare in inutili, se non stucchevoli, esercizi retorici – mai come oggi il suo messaggio appare attuale e necessario.

Magistrale nel ruolo del titolo il soprano lituano Aušriné Stundyté, che ha confermato coi suoi acuti furiosi e spezzati il successo di due anni fa al Festival di Salisburgo e dell’anno scorso alla Staatsoper di Amburgo.

Come si fa a raggiungere il mezzo secolo ballando sui tacchi alti e abusando di calze a rete e corsetti? La risposta, guardando lo spettacolo, è più che chiara: dandogli vita.

Sono diverse le ragioni per cui assistere al Don Giovanni del circuito Operalombardia, che ha terminato il suo percorso domenica 23 ottobre al Teatro Ponchielli di Cremona. Innanzitutto il giovanissimo direttore, Riccardo Bisatti, che appena ventiduenne sta raccogliendo ottimi riscontri e procede a grandi passi verso una carriera in cui alterna pianoforte e direzione.