Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Vicenza: la Fabbrica” di Luigi Nono e il passato che non passa

,
Sessant’anni dopo, La fabbrica illuminata di Luigi Nono appare da un lato come un reperto archeologico dell’avanguardia radicale che ha lungamente dominato il mondo musicale dopo la Seconda Guerra Mondiale, e dall’altro come una singolare “scheggia” di cronaca.

Per suggellare il patto di ferro con il pubblico fiorentino, Gatti si è affidato a Robert Schumann e Sergej Prokof’ev.

Sul podio non più Valery Gergiev ma il suo giovane assistente Timur Zangiev la cui notizia della sua bravura si era già diffusa durante le prove di questa produzione. 

Una scelta, quella della regista Rosetta Cucchi, che conferisce sostanza e leggerezza al tempo stesso, facendo in modo che il pubblico segua la storia in modo agevole.