La Saariaho è creatrice di voci e anche qui lo strumento solista trova la sua dimensione in un gioco articolato e fascinoso di rimandi alla vocalità intesa come suono della Natura.
La donna angelicata, che è tramite tra l’uomo e Dio per Dante Alighieri e per i suoi sodali dello Stil novo, apre e suggella il concerto diretto domenica 12 settembre da Riccardo Muti a Ravenna e poi a Firenze e a Verona, le tre città del Poeta.
Occasione assai interessante (e ben costruita, nella sua immediatezza) per capire come sia lo stato delle cose musicali a Est, se è vero che queste due formazioni, in questo momento, sono fra le punte di diamante del concertismo fra Mosca e San Pietroburgo.