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Programma celebrativo con due capolavori:Roberto Devereux e DonPasquale. Zoraida di Granata è la rarità.

Il Tirolo sul comò. Potremmo così riassumere la brillante e nuova produzione de La Fille du Régiment di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Regio di Torino

Doppio debutto applauditissimo al Teatro dell’Opera di Roma con l’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti per il soprano Aleksandra Kurzak e per il direttore Francesco Lanzillotta. E solo questo vale la ripresa dopo più di due lustri dell’allestimento di questo melodramma giocoso in due atti di Donizetti […]

La fantasiosa e sicuramente originale idea di Barbe & Doucet per La Fille du Régiment, in scena alla Fenice come spettacolo conclusivo della stagione ‘21-‘22, ha una sua favolistica ragione.

Due secoli dopo, il programma del Teatro Costanzi decide di riportare in scena dopo quarant’anni quest’opera in tre atti, e quasi impossibile da rappresentare che affascinava Richard Wagner, riproponendola per di più nell’edizione critica integrale,.

La rivoluzione vera si fa con i colori e non con le armi: questo l’assunto su cui si basa, per svilupparsi con rara coerenza drammaturgica, la Fille du régiment proposta – dopo il rinvio dovuto all’Annus horribilis – nell’ambito del Donizetti opera, sempre più Festival con la “effe” maiuscola ogni anno che passa, in un allestimento coprodotto con il Teatro Lirico Nacional de Cuba.

Grande apertura di stagione al Teatro dell’Opera di Roma. Per il suo debutto da direttore musicale, Daniele Gatti  ha scelto  Les Vêpres siciliennes  di Giuseppe Verdi, un’opera che mancava a Roma da ventidue anni e che fu composta a Parigi nel 1855, secondo i canoni del Grand Opéra.

Roberto Frontali

Scelta dal Teatro dell’Opera di Roma per inaugurare la sua stagione 2019/2020 Le Vêpres siciliennes è tornata sul palcoscenico del Costanzi dopo un’assenza più che ventennale nella sua versione originale francese e in un’esecuzione musicale di assoluto pregio.

Sarà Francesco Lanzillotta a salire sul podio del Teatro Massimo di Palermo per la nuova produzione del grand-opéra di Gaetano Donizetti La Favorite, in scena dal 24 febbraio al 3 marzo prossimi, con la regia di Allex Aguilera, […]

Dalle caligini estive della Begamasca alla sabbia e al sole di una spiaggia che somiglia tanto a quelle affollate e caciarone della Riviera Romagnola, tra palestrati e fintegiovani, bambini e ragazzette, coppie di anziani in perenne discussione, animaloni gonfiabili , schiuma e materassini dai colori improbabili

Ora Benvenuto Cellini fa il suo ritorno sul palcoscenico maggiore della Ville Lumière, che alla prima l’ha accolto con tutti gli onori, nell’allestimento di Terry Gilliam che debuttò nel 2014 alla English National Opera di Londra e che si è visto anche ad Amsterdam e all’Opera di Roma.

Un meraviglioso omaggio ad un iconoclasta del Belcanto: John Osborn, interprete fra i più sensibili e capace di scelte di repertorio sempre assai intelligenti e meditate rende onore a Gilbert Duprez in un CD di straordinaria qualità e ricco oltre che di virtuosismi anche di spunti di riflessione.

Ben venga quindi la regia di Giorgio Barberio Corsetti che ha realizzato una intelligente e simpatica trasposizione alla contemporaneità con tanto di Carabinieri. Del resto il ritmo della storia e della musica non lascia molto spazio ad altre impostazioni che non siano legate alla vicenda ambientata in una locanda di paese con una storia di amori giovanili con accanto l’estorsione progettata ai danni della coppia di viaggiatori stranieri e ricchi.