Tag Archivio per: Teresa Iervolino

Una scelta, quella della regista Rosetta Cucchi, che conferisce sostanza e leggerezza al tempo stesso, facendo in modo che il pubblico segua la storia in modo agevole.

E il regista milanese, 91 anni compiuti lo scorso 15 giugno, fa una cosa che neanche molti suoi colleghi ben più giovani fanno spesso: al centro della fila di tutti i protagonisti dello spettacolo che si tengono per mano, guida una giocosa corsa dal fondo del palco fino al proscenio, […]

Gianluca Falaschi, costumista di vaglia qui al suo debutto alla regia, coglie con acume sia la matrice “domestica” della serenata – collocata da Metastasio in un “giardino di delizie presso Parigi” e dunque in un’Arcadia immaginaria che con la Terra Santa nulla ha a che vedere – sia l’astrattezza della musica.

Fra i protagonisti della manifestazione ci saranno Teresa Iervolino, Angela Meade, Lisette Oropesa, Raffaele Pe, Marianna Pizzolato, Carmela Remigio, Federico Maria Sardelli, Markus Werba, Joseph Calleja.

La Fondazione Teatro La Fenice annuncia la prima parte della Stagione 2020-2021, un fitto calendario di eventi musicali in programma dal 30 ottobre 2020 al 16 febbraio 2021: il cartellone prevede tre allestimenti lirici, nove concerti sinfonici e corali, il tradizionale Concerto di Natale e i Concerti di Capodanno.

Domenica 9 agosto alle 21.15 il Castello Carrarese farà da cornice ad un “Gala Lirico Sinfonico” che vedrà in scena quattro punte di diamante del bel canto internazionale accompagnate dall’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal M° Nicola Simoni.

Angela Meade

Finalmente una nuova produzione quest’anno per il titolo sfortunato di Rossini, purtroppo soltanto tre recite tutte esaurite: platea e palchi gremiti di un pubblico di appassionati rossiniani arrivati da tutta Italia e non solo.

Pavel Kolgatin

Riproposto al Rossini Opera Festival a distanza di undici anni dalla sua ultima rappresentazione pesarese, L’equivoco stravagante ha in questa nuova edizione il suo punto di forza proprio nel risalto ben congegnato dell’esecuzione, senza peraltro trascurare una regia di apprezzabile equilibrio, che punta le sue carte su Rossini, lasciando Gasbarri sullo sfondo.

Ci sono addii e addii nella storia del melodramma; quello di Rossini all’Italia è uno di quelli con la “A” maiuscola.
Semiramide, per scelta della fonte letteraria, ovvero il ritorno a Voltaire dopo il giovanile Tancredi, per durata e per struttura dell’opera stessa, che pur se non nella partizione degli atti, già prelude al Grand-Opéra,  costituisce un congedo ideale, che guarda caso avviene nella città che lo aveva consacrato ragazzo e allo stesso tempo apre agli imminenti trionfi parigini.

Trecento anni or sono, nell’autunno del 1718, veniva dato a Napoli il “Rinaldo” di G. F. Haendel così da onorare il genetliaco del sovrano Carlo VI e, pertanto, diversamente organizzato e redatto nel rispetto delle normali prassi e nell’interesse delle esigenze di Corte. Qui a Martina Franca, questa ricorrenza è stata celebrata in maniera fattiva con una necessaria Prima esecuzione in tempi moderni.

Nel nostro soggiorno martinese abbiamo seguito quasi tutte le prove d’insieme, assistendo alla nascita, o meglio alla rinascita di un capolavoro.
Succosa anteprima allo spettacolo che andrà in scena questa sera al Palazzo Ducale di Martina Franca le interviste al direttore Fabio Luisi e a Teresa Iervolino, che vestirà i panni di Rinaldo.

Prima esecuzione in epoca moderna grazie a un fortunato ritrovamento della partitura nel 2012. Fabio Luisi dirige l’orchestra svizzera La Scintilla; tra i protagonisti Teresa Iervolino e Carmela Remigio.