Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Vicenza: la Fabbrica” di Luigi Nono e il passato che non passa

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Sessant’anni dopo, La fabbrica illuminata di Luigi Nono appare da un lato come un reperto archeologico dell’avanguardia radicale che ha lungamente dominato il mondo musicale dopo la Seconda Guerra Mondiale, e dall’altro come una singolare “scheggia” di cronaca.
photo: Franziska Strauss

Probabilmente alcuni potrebbero storcere il naso alla definizione di “Beethoven francese” che, a lui vivente, fu destinata a George Onslow. Il compositore francese forse non possiede la dirompente carica creativa del ben più celebre, e non per caso, collega tedesco, e tuttavia con lui condivide la capacità non comune di sovvertire le regole codificate in una sorta di sfida con gli assunti essenziali della forma sonata e della partizione dei temi.

Il trio con pianoforte, nel panorama della musica da camera, suggerisce quasi sempre, un’atmosfera intima, da soirée musicale in famiglia. Il delizioso concerto che il Trio di Parma ha offerto al pubblico del Palazzetto Bru Zane lo scorso sabato ci è parso rispettare questa deliziosa domesticità sia nella scelta del programma che nella sua esecuzione.

Scelta che può risultare azzardata per molti amanti della lirica e scommessa del Direttore Artistico M° Ettore Pellegrino, le due opere Il telefono di Gian Carlo Menotti e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, nate dalla collaborazione con il Conservatorio “Luisa D’Annunzio”di Pescara, risultano amalgamarsi al meglio tra loro, […]