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Annunciati titoli, cast e date delle tre opere che segnano l’edizione n. 50 del Festival della Valle d’Itria: Norma di Bellini, Aladino e la lampada magica di Rota, Ariodante di Händel.

Nel rinnovato Teatro Verdi Il Xerse di Francesco Cavalli con Carlo Vistoli, regia di Leo Muscato e direzione di Federico Maria Sardelli

Sarà il primo cartellone firmato dal nuovo direttore artistico Sebastian F. Schwarz quello per la 48a edizione del Festival della Valle d’Itria, a Martina Franca nel consueto periodo estivo, dal 19 luglio al 6 agosto 2022.

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A Martina Franca, dal 17 luglio al 4 agosto 2021,La Creazione di Haydn, La Griselda di Scarlatti, L’Angelica di Porpora e la Winterreise di Schubert.

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Online video d’archivio, dirette streaming e contenuti di approfondimento in vista della 46a edizione del Festival della Valle d’Itria.

In occasione dell’ultimo Festival della Valle d’Itria […] Alessandro Cammarano ha avuto modo di incontrare e porre qualche domanda a Michele Spotti: giovane direttore venticinquenne dalle idee chiare e con voglia di crescere.

Recentemente impegnato nella regia di Orfeo di Nicola Porpora per il Festival della valle d’Itria di Martina Franca, Massimo Gasparon ci parla del suo concetto di Regia legato a doppio filo con la musica.

Per la prima volta nella storia del Festival della Valle d’Itria, l’edizione in corso si chiude con l’annuncio dei titoli operistici del prossimo anno: un risultato fortemente voluto dalla Fondazione Paolo Grassi, […]

Vedove scaltre, malati immaginari, finti medici e travestimenti; questi gli elementi che connotano e fungono da punti di contatto per i due intermezzi proposti dal Festival della Valle d’Itria in varie masserie nei dintorni di Martina Franca, le cui corti si rivelano scatole sonore ideali ad ospitare lavori dall’organico ridotto.

Martina Franca

La direzione del Festival della Valle d’Itria comunica con rammarico l’impossibilità di Fabio Luisi a dirigere la nuova produzione dell’opera Ecuba di Antonio Manfroce per motivi di salute. La direzione augura al Maestro una pronta guarigione e di poter annunciare al più presto i prossimi impegni a Martina Franca.

Ogni anno il mondo della musica internazionale attende con trepidazione, in questo periodo, l’annuncio sul canale radiofonico inglese BBC3 dei finalisti dell’International Opera Award: una grande sorpresa e molta gioia ha quindi accolto la notizia della presenza del Festival della Valle d’Itria fra i 6 finalisti nella categoria “Festival”.

La 45a edizione del Festival della Valle d’Itria, che si svolgerà a Martina Franca dal 16 luglio al 4 agosto 2019, sarà internamente dedicata a Paolo Grassi nell’anno del centenario della nascita (con una serie di iniziative per l’occasione) e si annuncia fra le più ricche e interessanti di sempre: la programmazione musicale – preparata ancora una volta dal direttore artistico Alberto Triola – si intitola “Albori e bagliori. Napoli e l’Europa: il secolo d’oro” e delinea un omaggio a Napoli, alla scuola musicale partenopea e al suo prestigio internazionale.

Nel nostro soggiorno martinese abbiamo seguito quasi tutte le prove d’insieme, assistendo alla nascita, o meglio alla rinascita di un capolavoro.
Succosa anteprima allo spettacolo che andrà in scena questa sera al Palazzo Ducale di Martina Franca le interviste al direttore Fabio Luisi e a Teresa Iervolino, che vestirà i panni di Rinaldo.

L’Italia si proclama a gran voce, spesso un po’ cialtronescamente, “Patria dell’Opera” ma, alla prova dei fatti l’Educazione Musicale è materia scolastica reietta tra le reiette, ridotta nella maggior parte dei casi all’orrida pratica del piffero di plastica, più utile come corpo contundente che non come strumento.
La musica è la Cenerentola dei programmi scolastici, svilita quando non umiliata, ma in alcuni illuminati casi riesce ancora a dimostrare quale formidabile strumento di educazione sia, grazie ad insegnanti capaci e appassionati e al supporto di istituzioni culturali lungimiranti.

Rossini incontra la Taranta, o meglio Il barbiere di Siviglia incontra la Tarantola in “Figaro su, Figaro giù…!”, una singolare e riuscita contaminazione tra opera e tradizione popolare che il Festival della Valle d’Itria ha inserito nel programma di quest’anno, complice il centocinquantesimo anniversario della morte di Rossini, per avvicinare il pubblico, soprattutto giovane, alle produzioni del Festival.