Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Vicenza: la Fabbrica” di Luigi Nono e il passato che non passa

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Sessant’anni dopo, La fabbrica illuminata di Luigi Nono appare da un lato come un reperto archeologico dell’avanguardia radicale che ha lungamente dominato il mondo musicale dopo la Seconda Guerra Mondiale, e dall’altro come una singolare “scheggia” di cronaca.

All’Opera di Francoforte il pubblico entusiasta della prima di Giulio Cesare in Egitto ha vissuto una brillante serata d’opera, come avrebbe potuto essere celebrata a Londra nel 1724 durante il periodo di massimo splendore artistico del Caro Sassone.

Il programma proponeva due Quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart che aprivano e chiudevano il concerto, il fulmineo e giovanile Divertimento in fa magg. KV 138, e il Quartetto in do magg. “Dissonanzen” KV 465, che occupava tutta la seconda parte della serata.

Il maestro Chung porta con sé, data la sua caratura mondiale, un bagaglio di attese e di speranze tale per cui uno pensa e spera di assistere, ogni singola sera, al concerto memorabile da raccontare alle generazioni future.