Continua all’Accademia nazionale di Santa Cecilia il tributo a Hector Berlioz nel 150° anniversario della scomparsa del compositore. Per il secondo concerto della stagione, il direttore musicale Antonio Pappano, ha scelto un ospite d’onore, il pianista russo Evgeny Kissin […]

Il nome di Carl Czerny è conosciuto da tutti quelli che hanno studiato il pianoforte, perché i suoi esercizi erano e restano molto frequentati. È una notorietà che dura da oltre 150 anni e disegna una genealogia […] che da Liszt […] si ramifica e arriva fino ai giorni nostri.

L’apertura della stagione lirica con Madama Butterfly di Giacomo Puccini è stata un inaspettato successo ieri sera al Teatro Pergolesi di Jesi, un gioiello dall’acustica strabiliante appartenente al centinaio di teatri storici marchigiani che rappresentano un patrimonio artistico inestimabile […]

Una traversata dai cieli del Regno Unito a quelli della Francia. Un viaggio nel tempo dall’Ottocento alla seconda metà del Novecento. Questa la proposta del direttore britannico con il volo nel cuore, Daniel Harding, per il concerto di chiusura della stagione 2018/2019 della Filarmonica della Scala.

Martedì 15 ottobre si è aperta a Padova la stagione degli Amici della Musica. La storica associazione cameristica ha inaugurato la propria 63a stagione con il pianoforte di Alexander Romanovsky,[…] di fronte ad una sala colma al punto di dover mettere le sedie anche sul palco.

Una scelta certamente felice quella di affidare l’apertura della stagione 2019/2020 delle Serate Musicali alla Chamber Orchestra of Europe con direttore e solista Sir András Schiff. La Sala Verdi del Conservatorio per l’occasione ha registrato quasi il sold out.

Pare proprio che alla Scala il barocco – e Händel in particolare – stia diventando finalmente di casa; dopo il Trionfo del Tempo e del Disinganno e il Tamerlano, cui si deve aggiungere la Semele itinerante, è la volta del Giulio Cesare in Egitto in un allestimento di quelli che appena usciti da teatro si avrebbe voglia di rivedere e riascoltare.

Un programma monografico dedicato al genio russo di Sergej Rachmaninov è ciò che la Lucerne Festival Orchestra ha proposto per la sua tappa milanese al Piermarini, lo scorso 6 ottobre 2019. Sul podio il suo direttore musicale Riccardo Chailly, solista il biondissimo, diciottenne il prossimo 21 ottobre, pianista di origine russa Alexander Malofeev.

Mozart si mise in viaggio per Praga a settembre del 1787, lo accompagnava Konstanze; partirono in carrozza “La vettura arancione reca dipinti sopra e intorno agli sportelli mazzetti di fiori a colori naturali, ha i bordi filettati d’oro ma non è verniciata con la lucida lacca cara all’attuale carrozzeria viennese, né ha la cassa tanto panciuta bensì rientrante… […]

Il mito di Don Giovanni sicuramente è stato esaltato, reso celebre e popolare dall’opera di Mozart, ma la storia del Burlador inizia molto prima. Un personaggio che esprime accenti comici ma allo stesso tempo misteriosi e sovrannaturali; comunica il riso però anche il dramma e il delitto “Il y a le diable et l’amour…” scriveva Stendhal.

Julien Chauvin

Un’esperienza che non può lasciare indifferenti quella vissuta lo scorso 12 ottobre al teatro Olympia nell’ambito del Festival Concerts d’Automne. Il “Concert dans le noir”, realizzato in collaborazione con un gruppo do oftalmologi del CHRU-Hôpital de Tours, è stata occasione per sensibilizzare il pubblico riguardo alle patologie degenerative della retina.

È la visionarietà di Berlioz ad aprire la stagione sinfonica 2019/20 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La Grande Messe des morts, spesso per praticità chiamata semplicemente Requiem, ha riempito il palco della Sala Santa Cecilia del Parco della Musica giovedì 10 aprile, alle 19.30.

Luciana Mancini

Vita e morte, fuoco e vento, amore e abbandono: questo e molto di più nel concerto che Christina Pluhar con la sua Arpeggiata ha offerto al pubblico del Festival des Concerts d’Automne.

Mia nonna faceva una meravigliosa parmigiana di melanzane. Era grassa, unta e di ardua digestione ma proprio buona. Si sarebbe definita una melanzana di tradizione. Mia madre me ne propinava una versione light, più sana e digeribile, ma piuttosto sciapa. Come a dire per fare la cosa giusta, a volte, non c’è bisogno di arditi esperimenti culinari.

Carlo Vistoli

Al Festival del Concerts d’Automne la profanità divina del Trionfo del Tempo e del Disinganno è stata celebrata in un’esecuzione in cui la prassi ha trovato perfetta coniugazione con la fantasia, dando vita ad una miscela di esaltante perfezione.