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Tutto scorre con voluta leggerezza in questa Folle journée,  sostenuto da una parte musicale di livello davvero eccezionale.

Davide Livermore trasporta, con intelligenza, le vicende negli anni ’30 del primo Novecento, non tanto in un Egitto storicizzato ma, come dicevamo su Tolomeo, un lussureggiante battello da crociera in movimento sul Nilo.

Livermore, il regista torinese che si considera innanzitutto un musicista e vanta un passato di cantante lirico, coreografo e danzatore, ha già messo in scena il Trovatore  l’anno scorso in Giappone. Per questa nuova produzione al Regio di Parma ha scelto una regia forte, corrusca, rocciosa.

La Scala ripropone Les conte d’Hoffmann in una nuova produzione che convince in parte, non tanto (o solo) per l’edizione scelta, ma anche per per alcuni aspetti musicali e registici.

Buona la Prima, si potrebbe dire, con il tutto esaurito. Il cartello “Sold out” sulle locandine in esterna, un teatro strabordante in ogni ordine e fila e la presenza delle massime autorità liguri, oltrechè ospiti di variegato lustro, sono stati la cornice ad una rappresentazione del genio lucchese che non è però stata esente da ombre.

La lettura di Livermore, lo aveva dichiarato lui stesso, è stata di tipo psicoanalitico […]

Sin dal preludio, Mariotti ha insistito sulla natura del dramma d’amore, un dramma che per certi versi appare quasi preterintenzionale, visto che cresce al di là della dimensione pubblica, della corte, del trionfo, delle scene di folla.

Alexander Pereira

In complesso dalla ripresa dell’attività in settembre e fino all’85esima edizione del Festival dell’aprile 2023, 10 opere liriche più due opere dedicate alle scuole e ai bambini e una intensa attività concertistica
con 25 concerti sinfonici in sede.

Nessuno – eccezion fatta per le prefiche del “povero Verdi” o i “custodi della tradizione – vuole tornare ai fondali dipinti o alle caccole di tradizione, sia ben chiaro, ma la modernità va accompagnata con idee drammaturgiche forti che in questa occasione sono di fatto mancate.

Riccardo Chailly apre la Stagione 2021/2022 con il capolavoro della giovinezza di Verdi
con la regia di Davide Livermore e Luca Salsi, Anna Netrebko, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov protagonisti.

Dopo un anno e mezzo di pandemia, Il Teatro dell’Opera di Roma riapre le porte per accogliere il suo pubblico col teatro pieno, rimettendo in scena, per la prima volta dal 1972, la Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi.

Al netto di particolari che non sono così decisivi ma che probabilmente i “talebani” in lotta contro il teatro di regia nell’opera giudicheranno scandalosi, lo spettacolo offre un’ambientazione allo stesso tempo molto sofisticata ma troppo carica.

Scala_Milano

È Macbeth, affidata al terzetto CHailly-Livermore-Falaschi, l’opera scelta per l’inaugurazione di stagione.

ROF

La 42esima edizione del Rossini Opera Festival si terrà a Pesaro dal 9 al 22 agosto 2021. Il programma, mai così ricco, prevede quattro nuove produzioni (Moïse et Pharaon, Elisabetta regina d’Inghilterra, Il signor Bruschino e Stabat Mater), Il viaggio a Reims dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, otto concerti e il Gala Rossini finale, per un totale di 25 spettacoli.