ll nuovo allestimento di Norma, una coproduzione Ravenna Festival, Teatro Alighieri di Ravenna e Teatro Galli di Rimini, è stato curato nella regia e nelle scene da Cristina Mazzavillani Muti, dal visual design di Ezio Antonelli, dal light design di Vincent Longuemare, con proiezioni video di Davide Broccoli e costumi di Alessandro Lai, un gruppo ormai consolidato e affiatato che non ci delude mai.

Angela Meade

Finalmente una nuova produzione quest’anno per il titolo sfortunato di Rossini, purtroppo soltanto tre recite tutte esaurite: platea e palchi gremiti di un pubblico di appassionati rossiniani arrivati da tutta Italia e non solo.

Per inaugurare la stagione lirica e di balletto 2019/2020 la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ha deciso di fare le cose in grande. Doppia inaugurazione con tanto d’inno nazionale suonato in apertura di serata in entrambe le occasioni.

Leo Dixon

La produzione di David McVicar è prettamente tradizionale e non contiene alcun riferimento soprannaturale. Le scene si amalgamano alle cupe suggestioni musicali scelte da Britten.

Il bianco dei tutù, il nero delle crinoline e il rosso del tavolo sono i colori che, a contrasto con il rosa lieve dell’incarnato dei danzatori, caratterizzano le tre diverse anime della serata-omaggio alla grande danza del Novecento in scena al Teatro alla Scala di Milano, a conclusione della Stagione di Balletto 2018-2019.

Tiziana Caruso

Proprio la Turandot nella versione incompiuta del 1926, è andata in scena ieri sera al Teatro Pergolesi di Jesi, un riadattamento della Rete Lirica in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi dello storico allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio

Cerabino

L’intenzione, pertanto, non è certo quella di stravolgere le intenzioni di Bach, quanto di mettere in atto una prassi per nulla rara all’epoca, allo scopo di renderne comunque un prodotto musicalmente valido ed equilibrato.

Con le mani sbucci le cipolle cantava il sempre gagliardo Zucchero Fornaciari, però può anche capitare di lordarle di sangue. E il passaggio può essere più rapido di quanto si possa credere.

Tutto esaurito da settimane al Teatro Valli di Reggio Emilia per il tanto atteso concerto di Ryuichi Sakamoto e Alva Noto, due personalità che ancora una volta hanno confermato uno dei sodalizi artistici più riusciti della storia della musica.

È considerazione largamente accolta che il finale di Don Carlo sia irrisolto. Lo è nella versione francese e in quella italiana, dal 1867 di Parigi al 1884 di Milano. Dopo una storia terribile di potere e sopraffazione, di oscurantismo e violenza, nella quale l’integralismo religioso ha una delle sue rappresentazioni più sconvolgenti e moderne, […]

Prima assoluta al Teatro dell’Opera di Roma di “Un romano su Marte”, la quarta opera del talentuoso Vittorio Montalti (1984), su libretto di Giuliano Compagno, diretta da John Axelrod per la regia di Fabio Cherstich. Ispirata al racconto di Ennio Flaiano “Un marziano a Roma” (1954), quest’opera […]

Carmela Remigio

Una culla e il seno sono i Letimotiv dell’impianto registico di Bernard, che restituisce alla protagonista tutta la sua femminilità nel duplice aspetto di madre e di donna sensuale e innamorata, spogliandola dal manto di avvelenatrice amorale che la accompagna da secoli nella visione popolare.

Occasione assai particolare quella di sabato 16 novembre presso la Sala Pietro da Cemmo del Museo Civico di Crema. Le voci del Coro Monteverdi di Crema e i dolci timbri di dulciane del consort italiano Quoniam hanno rievocato gli anni rinascimentali leonardeschi attraverso […]

Nella città di Rossini, sotto le insegne del ROF, lo storico festival a lui dedicato. E al cospetto del grande capolavoro sacro, quella Messa “piccola e solenne” che oltre la civetteria dell’autore, che la definì il suo “ultimo peccato di vecchiaia”, afferma ancora oggi un’originalità così prepotente da risultare quasi sconcertante.

Elisir D'Amore, Teatro Filarmonico Verona, Pier Francesco Maestrini

Secondo appuntamento Operistico per la rassegna autunnale “Viaggio in Italia” del Teatro Filarmonico di Verona. La Fondazione Arena porta nella città scaligera un allestimento ben rodato del Teatro del Maggio Fiorentino firmato da Pier Francesco Maestrini.