Cecilia Bartoli “appare” per la terza volta al Teatro Galli di Rimini. Data speciale e attesissima della 72esima Sagra Musicale Malatestiana, prima e unica tappa italiana di un tour che toccherà Martigny, Parigi, Amsterdam, fino a Berlino e Vienna. In teoria, la serata sarebbe dovuta essere un omaggio a pochi e mirati compositori barocchi, quindi, un appassionante e interessante viaggio nella vocalità e nella musica orchestrale di Händel

Gli Oblivion da sempre sono un fenomeno che va vissuto con profonda attenzione, in grado di offrire molteplici livelli di lettura e in questo caso anche lo spettatore sta come sulle montagne russe, […]

Un concerto sicuramente da ricordare quello dell’Accademia di Santa Cecilia: due giovani musicisti debuttanti e preparatissimi, un’orchestra in gran forma motivatissima e conquistata dal talento dei due rispondeva alla perfezione.

“Greatest hits” al teatro Filarmonico per il debutto veronese della direttrice d’orchestra Gianna Fratta nella stagione sinfonica di Fondazione Arena.

Pizzi, a cui si devono regia, scene e costumi, ha saputo imprimere alla recitazione degli interpreti vocali, artisti del coro compresi, un carattere di spontaneità che ben si accorda alla sua idea di Orfeo […]

In questa visione si inserisce la lettura di David McVicar il quale ambienta l’intera opera in un osservatorio astronomico ben realizzato da Doey Lüthi il cui quadro scenico è impreziosito dagli splendidi costumi di Charles Edwards.

La scelta registica isola l’essenza della trama in un universo familiare borghese, un monotono mondo maschilista e ostile, senza alcuna concessione emotiva per la mortifera Lucia, di nero vestita fin dal suo ingresso in scena.

Tra la miriade di progetti più o meno sensati e riusciti che giustificano la propria presenza nei cartelloni del 2021 con l’anniversario dei 700 anni della morte di Dante Alighieri, questo di Michele Marco Rossi sulla carta risulta essere tra i più interessanti.

Salutato da un Teatro Olimpico dalla ritrovata piena capienza l’allestimento del capolavoro monteverdiano proposto come evento di punta del Vicenza Opera Festival risulta di fatto insoddisfacente.

Che la Budapest Festival Orchestra sia una magnifica macchina musicale è ben noto. Che il suo fondatore e direttore Iván Fischer sia non solo uno squisito musicista, ma anche un intrattenitore di razza, pure. Ma il gusto della sorpresa e l’ecletticità delle “invenzioni” da parte della compagine magiara e della sua guida promettono ogni volta qualche esperienza inedita per gli ascoltatori.

Inaugurazione fresca e brillante, per la stagione lirica del Teatro Alighieri, con un titolo di raro ascolto. L’isola disabitata è pochissimo nota in Italia, come in generale tutta la ricca produzione operistica di Franz Joseph Haydn, ma è anche uno dei suoi lavori meno diffusi in campo internazionale

Il Teatro Municipale di Piacenza, che durante i lunghi mesi di chiusura ha portato aventi la sua programmazione in streaming, ha riaperto ufficialmente i battenti con un grande titolo della tradizione belcantistica: Norma di Vincenzo Bellini.

Per raccontare un concerto come quello tenuto da Juan Diego Florez al Massimo di Palermo giova partire dalla fine: sei bis concessi dal tenore peruviano a fronte di un successo di pubblico – che meraviglia il teatro finalmente davvero esaurito in ogni ordine di posti – degno di un concerto rock.

Il Pirata è ascrivibile alla categoria delle opere impossibili per una serie dì ragioni oggettive, prima tra tutte la tessitura del protagonista pensata per un cantante, Rubini, considerato all’epoca il maggior virtuoso del falsettone e per il quale i re sopracuti erano il pane quotidiano.